Per info, collaborazioni e proposte scrivete a:

lunedì 27 dicembre 2010

Semuda: formaggio da esposizione

"La buca l'è mai straca se non la sent de vaca", questo proverbio comasco esplicita palesemente l'abitutdine degli abitanti di Como di chiudere il pasto con del formaggio.
Posto nella "muschirola" veniva conservato in cantina e degustato a fine pasto nelle sue numerose varianti.
Tesoro della valli Lariane i formaggi Comaschi, trovano tutt'oggi un'ampia tradizione.
Tradizionale è la Semuda, chiamata anche Furmagella con la sua pasta bianca che viene stagionata dai quaranta giorni ai sei-otto mesi. Regina di Dongo, Gravedona e Domaso, il formaggio dai 25-35 cm di diametro è tanto noto che per lui sono organizzate delle vere e proprie mostre e gare.

2 commenti:

Lally ha detto...

Citando un grande della ristorazione francese, Dominique Dysher: "Ogni formaggio deve essere accompagnato a seconda del suo sapore da frutta fresca, frutta secca, verdure, erbe aromatiche, marmellate di frutta o da miele...".Consiglio di provare questo gustoso formaggio con una cognà piemontese, marmellata di peperoncini piccanti o miele di castagno o acacia!
*Complimenti Teo e Lu per questo sfiziosissimo blog* Lally

Anonimo ha detto...

"se non la sent " ....aaaaaargh!!! "se la sa mia"....o "se la sa minga".
la negazione "non" si usa dall'appennino in giù!!