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lunedì 17 gennaio 2011

Birolla, una birra fuori dal comune


Tra i sapori che ci guidano per il territorio comasco spunta quello più insolito che si configura nella Birolla. Nessun formaggio o salume, la Birolla è una birra alle castagne che si può gustare e acquistare a "Il Birrificio di Como".
Per saperne di più parliamo con Simone Orsenigo che introduce il tema con una doverosa premessa.


"Qui produciamo cinque birre presenti tutto l'anno e una birra stagionale che ruota con il variare delle stagioni. Quella alle castagne è naturalmente quella che produciamo in Autunno mentre per esempio in questo periodo si può gustare una birra affumicata e in Estate quella al frutto della passione. La categoria però esiste già da molti anni."

Da dove nasce l'idea di produrla?
L'idea nasce dal fatto che in corrispondenza delle stagioni si vuole cercare di creare delle birre sempre più particolari. La castagna è il frutto che per antonomasia identifica l'autunno e ad oggi ha un ottimo successo ed è una tra le birre più apprezzate. Questa è stata anche l'occasione per entrare a far parte del consorzio "sapori di terra sapori di lago".

Si può dire allora, che è un prodotto "made in Como"?
Le castagne che utilizziamo sono di queste zone e la birra è prodotta qui, all'interno del nostro birrificio. Non si può però definirla tale al 100% per via dei lieviti e malti utilizzati. In ogni caso essendo una birra artigianale viene prodotta in base alle tradizioni del posto.


Viene accompagnata da un piatto in particolare?
Il miglior modo di accompagnarla è senz'altro con le caldarroste, per le sue caratteristiche non è una birra adatta a primi e secondi e si apprezza meglio con dessert e formaggi.


Come si presenta al palato?
E' considerata una birra forte e corposa. Ha circa 6.9 / 7 gradi.


Da che anno è in produzione?
Abbiamo aperto il Birrificio l' 1 Luglio 2004 e quasi subito, all'incirca dopo sei mesi, è entrata a far parte delle nostre birre.


Che tipo di mercato\target soddisfa?
E' una birra da intenditori ma allo stesso modo adatta ai palati di una clientela che vuole soddisfare la curiosità di provarla. La nostra birra poi è riuscita ad attraversare anche l'oceano è giunta infatti negli Stati Uniti, più precisamente nella costa Est.


Come mai questo grande successo anche oltre oceano?
C'è una ricerca sempre maggiore verso categorie di birra particolari e specialmente l'America sta sviluppando grande interesse nei riguardi delle birre Europee e Italiane. La ricerca in questo senso è orientata alla particolarità tralasciando quindi le classiche "chiare".


Infine, qualche spunto per degustarla al meglio?
A casa in compagnia di amici, caldarroste e il bicchiere giusto.

domenica 16 gennaio 2011

Resca: goloso simbolo comasco

Tra i dolci non può certamente mancare il dolce simbolo della città di Como: la "Resta".
Ad accoglierci con grande simpatia e disponibilità è Milo, uno dei proprietari della pasticceria Luisita di Via Dottesio che comincia subito con le origini. "Resta da resca, lisca di pesce" spiega, e continua "dolce dalla forma ovale caratterizzato da un bastoncino".

La leggenda racconta che intorno all'anno 1820 in una modesta osteria sul Lago di Como, dei pescatori erano riuniti a festa. L'oste preparando il dolce si accorse di aver sbagliato la dose del lievito per cui la pasta era debordata. Cercando di fermare la crescita dell'impasto prese un bastoncino di fascina e con l'aiuto del coltello l'annegò nell'impasto stesso. Rivoltò la pasta che fuoriusciva dai bordi seguendola trasversalmente finché non rientrò tutta nel tegame. Il proprietario precisa poi come altre fonti sostengano invece che il bastoncino sia caduto accidentalmente e che è impegno sentito dalla pasticceria Luisita quello di tener fede alla passione per la genuina produzione artigianale e il voler mantenere viva questa tradizione, impegno testimoniato anche dai semplici ingredienti contenuti dalla Resta, ossia: farina, acqua, burro, lievito naturale, uova, zucchero, frutta candita e/o secca, miele.

Il dolce era tradizione produrlo e consumarlo per Pasqua mentre oggi è possibile gustarlo in quasi tutti i periodi dell'anno, ed è proprio la Pasqua l'elemento fondante per il nome e la forma del prodotto: il pesce era uno dei simboli per i cristiani ed è la lisca del pesce, la resca che è simboleggiata dal bastoncino a suggerire il nome al dolce comasco.
Quest'ultimo che può essere di  ciliegio o ulivo (come ulteriore richiamo alla festa pasquale) è diventato insieme al dolce non solo il simbolo della città ma una preziosa parte di Como che il turista può portare con sé.

sabato 15 gennaio 2011

Itinerario 7: "Consorzio Agrario di Como"

Una delle maggiori garanzie della tipicità dei prodotti è data dall'acquisto diretto che avviene tra produttore e consumatore senza intermediari. Tuttavia vi possono essere cause, quale la mancanza di tempo o simili, che impediscono l'acquisto direttamente alla fonte della produzione. Per ovviare a questo problema è possibile recarsi presso il Consorzio Agrario di Como, dove si possono rintracciare una molteplicità di prodotti dalla varia natura in cui la genuinità e tipicità sono assolutamente garantite.
 
Al suo interno possiamo trovare un' area esclusivamente dedicata ai prodotti  tipici e tradizionali di Como e provincia dove il turista non corre il rischio di uscire a mani vuote.
A disposizione del cliente vi è uno staff  preparato sull'argomento ed è proprio Stefano Tognetti ad accompagnarci in un tour ricco di sapori.
Non mancano tra i salumi il salame di testa e la mortadella di fegato così come i salami nostrani, poi ancora formaggi, confetture, vini e esposto in bella vista sul bancone il Vespetrò. Poi ancora Missoltini e dolci.
Al miele è stato dedicato un'intero scaffale dove spiccano quello di Castagno e quello d'Acacia, pianta di origine africana che una volta importata nella provincia è riuscita ad adattarsi al meglio offrendoci questo nettare degli dei.